Visma|Lease a Bike, Steven Kruijswijk pronto ad aiutare i suoi capitani anche nel 2024: “Spero solo di far parte nuovamente della squadra del Tour de France”
Steven Kruijswijk pronto per la sua quindicesima stagione tra i professionisti. Dopo due anni non facili a causa degli infortuni, il corridore della Visma | Lease a Bike non vede l’ora di tornare in sella per poter dare una mano ai propri capitani durante le gare a cui prenderà parte, cercando anche di ritagliarsi qualche momento per potersi togliere delle soddisfazioni personali. Il calendario del neerlandese, che nel 2016 sfiorò il successo al Giro d’Italia proponendosi come il primo uomo del nuovo ciclo del team, prevede diverse corse a sostegno di Jonas Vingegaard, del quale si propone come uomo di fiducia.
“A questo punto mi sono rotto la clavicola e la spalla due volte di seguito – le parole del 36enne a Wielerflits – Questo di solito non migliora le cose. È importante continuare a prestare attenzione in futuro, ma al momento non mi ostacola sulla bicicletta”. Ed in vista della nuova stagione: ”Ancora una volta la mia ambizione è vincere un Grande Giro con la squadra”.
Dopo il ritiro nel 2021 e nel 2022 e la non partecipazione nel 2023, il giallonero ha come obiettivo principale “far parte nuovamente della squadra del Tour de France”, aggiungendo che, “per come sembra adesso, dovrebbe accadere”. I tanti infortuni hanno segnato il classe ‘87, ma c’è grande voglia di ricominciare per un 2024 che lo renderebbe soddisfatto “se dovessimo vincere il Tour con la squadra e io avrò dato un contributo importante, fino alla fine”.
Entra poi nel dettaglio del suo calendario: “Partirò dalla Tirreno-Adriatico, insieme a Jonas Vingegaard. Dopodiché farò spesso altre gare con lui, saremo alla Volta a Catalunya e al Giro dei Paesi Baschi. Inizierà poi la preparazione per il Tour con uno stage, seguito dal Giro del Delfinato. Dopo il Tour c’è la possibilità, ma non è ancora sicuro, di fare la Vuelta a España visto che sono nella lista dei possibili corridori”.
Infine se dovesse scegliere tra Giochi Olimpici e Mondiali: “Preferisco i Mondiali in Svizzera perchè è un percorso più adatto a me. I Paesi Bassi possono iniziare con sette o otto corridori. Anche sotto questo aspetto i Giochi hanno una situazione molto strana, con squadre con pochi ciclisti ed il gruppo è molto piccolo. Nemmeno io capisco l’idea che c’è dietro, devo dire. Ci saranno subito novanta corridori su un percorso di 250 chilometri. Anche molti bravi corridori devono restare a casa a causa di queste regole. Non è riconoscibile dalle persone che seguono – conclude – Se, come ai Giochi Olimpici, puoi iniziare con un massimo di quattro corridori e, nel caso dei Paesi Bassi, solo con tre corridori, non otterrai una competizione con maggiore qualità. È semplicemente un peccato. Penso che questo tolga valore ai Giochi Olimpici”.
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